Due giorni, un’esperienza artistica sul tema della luce secondo le indicazioni di Rudolf Steiner.
Qualsiasi sia il modo di interrogare la luce, essa risponde sempre attraverso il silenzio.
È il più potente simbolo di cui l’uomo dispone: allude allo spirito e al pensiero; è l’intimità della vita e la nostra essenza profonda. La luce rimane un enigma e in questo senso essa stessa è un invito a cercarla.
L’arte con la luce ha sempre avuto un rapporto privilegiato, come per il risplendere della bellezza che sempre si accompagna alla verità. La luce, pur rimanendo un mistero, ci stimola a percorrere vie, altrettante declinazioni dell’incontro della luce con la materia. Percorreremo allora processi di colore dove l’anima possa percepire la trama di cui è intessuta.
In questi due giorni utilizzeremo la sostanza che meglio riflette la luce, ovvero l’acqua. Lavoreremo con la tecnica dell’acquarello su carta bagnata. E lavoreremo risalendo dalle tenebre del carboncino fino all’immagine animica dello spirito.
Questa sconosciuta luce che lascia accadere il mondo senza essere mondo, che lascia accadere il colore senza essere colore, eppure, dai colori possiamo risalire verso la loro origine, come l’anima verso lo spirito.